Spesso mi è capitato di non voler credere alle voci che
sminuiscono le istituzioni che parlano per “sentito dire” e di voler sfatare il
mito secondo cui “chi sta al potere non valorizza il cittadino”.
Ero
convinta che, facendo le cose per bene, chi lavora ai piani alti di istituzioni
comunali o enti pubblici avrebbe saputo come dare una mano al cittadino
volenteroso e fiero di stare nella propria città.
Questa è la storia di come mi
sono dovuta ricredere e arrendere al fatto che le voci del cosiddetto
“popolino” nascono perché conseguenza di un’esperienza reale. Questa è la
storia di come ho smesso di credere che la colpa della mancanza di turismo nel
Comune di Pescara sia dovuta al caso o alla sfortuna.
Comincio dall’inizio.
Da un paio d’anni l’estate vedevo
sul Lungomare di Pescara (la mia città), un paio di tizi che facevano le
caricature vicino allo stabilimento LIDO, di fianco alla Nave di Cascella. Una
donna e un ragazzo per essere precisi. Il secondo più bravino della prima. Io
da qualche tempo mi diletto nel fare caricature presso eventi privati con il
mio collega e compagno Fabrizio, quindi avevo pensato (a causa della mia mente "manageriale")
di poter fare un’ottima concorrenza ai due tizi, essendo il nostro
livello tencico decisamente più alto. Però non mi sono mai mossa in quel senso,
a livello organizzativo. L’ho lasciata cadere lì.
Fino a poco più di un mesetto
fa, quando la voglia di concretizzare la cosa s’è riaccesa in me, soprattutto
pensando di fare cosa gradita alla mia città: i due tizi degli anni passati non
mi pare fossero pescaresi (le fattezze ne rivelavano origini esotiche) quindi
sarebbe stato carino fare le caricature nella mia città natale, in cui ho imparato
l’arte del disegno grazie ad una scuola di fumetto che c’è da 20 anni (ma che nessuno
ancora oggi sa che c’è, ma questa è un’altra storia di mancata valorizzazione
delle cose belle che si hanno, da parte del territorio)
Ho iniziato così ad informarmi su internet. Ho cercato
qualcosa sul sito del Comune, ma la regolamentazione riguardo agli artisti di
strada non era chiara. Soprattutto se si voleva fare la cosa in maniera seria e
legale. Ho trovato regolamenti comunali super dettagliati di OGNI comune
sperduto anche di RoccaPapuasia, ma a Pescara sono riuscita a leggere solo un
paio di cose poco chiare.
Allora ho chiesto ad un’amica vigilessa e l’imbeccata è
stata quella di provare allo SUAP (non meglio identificato ufficio che si
occupa di Attività Produttive). Lì, alla mia domanda “Come si fa a fare
l’artista di strada? In particolare il caricatursta”, la tipa (gentile) dello SUAP
mi fa sapere che NON se ne occupa il suo ufficio di questa cosa e, dopo un po’
di telefonate, trova 1 ufficio con qualcuno a rispondere al telefono (era di
lunedì…beati gli altri nullafacenti!) in cui le viene detto di mandarmi
all’Occupazione del suolo pubblico e precisamente da uno che chiamerò CAPOufficioSUOLOpubblico. Il consiglio, però, che dà quel tipo alla signorina gentile è: “Falla andare
prima dal Vicesindaco perché è lui che si occupa poi di rilasciare i permessi
per le attività di quel genere e, se inoltra la domanda e poi il Vicesindaco
dice di NO, ha speso inutilmente dei soldi!”
In pratica mi manda subito alla fine della piramide. Ai
piani alti, come si suol dire.
Saluto la tipa e vado a trovare al volo questo signor
CAPOufficioSUOLOpubblico in un ufficio lì vicino allo SUAP.
Nonostante fosse fuori orario di visite riesco ad entrare e dirgli “Salve, sono io la
caricaturista! Mi conferma ciò che mi aveva detto sul Vicesindaco?" Gli dico
che anni prima avevo visto due tizi a fare le caricature sul Lungomare, ma lui
dice: “Impossibile! Lì è anche vietato!” Ma non faccio troppo caso alla cosa e
gli chiedo, però, a livello FISCALE come regolarmi…chi fa questa attività, come
fa a stare in regola? Si faranno delle ricevute immagino. Lui: “Beh, mò questo
non lo so, devi chiedere al commercialista! E comunque essendo un’opera del tuo
ingegno, in teoria, non devi rilasciare niente…se vai al mercato e ti fanno un
braccialetto, mica ti danno la ricevuta?!?” Beh, invece si che me la danno.
Comunque, non convinta, decido di fare una cosa alla volta: intanto mi sarei
occupata delle carte per STARE a disegnare, POI mi sarei occupata di COME farmi
pagare.
Vado dal Vicesindaco. Dopo un giro infinito di rimandi per
uffici, si scopre che il Vicesindaco era in Consiglio Comunale e le segretarie
mi fanno prendere appuntamento per il 2 marzo.
Intanto chiedo su internet a vari contatti, se hanno mai
fatto cose del genere ed eventualmente nella loro città come funziona. Molto
utili sono stati i commenti di un gruppo di Artisti Nottambuli su Facebook in
cui alcune ragazze mi dicevano che non c’era bisogno di fare tutti ‘sti
pagamenti perché nelle loro città i regolamenti erano completamente diversi e
il massimo che avessero mai pagato per mettere un banchetto era 10€.
Mi fanno anche notare che se sto 60 minuti, non c’è
bisogno di nessun permesso e basta che mi sposto di volta in volta senza esporre prezzi. Altrimenti
posso far parte dei mercatini e mettermi d’accordo con chi li organizza. Io
faccio presente che vorrei mettermi in regola per stare più di un’ora e per
dare un servizio alla mia città in maniera più continuativa, per i week end dei
tre mesi estivi e non solo per mercatini. Diventare insomma un “simbolo artistico”
per Pescara e i (pochi) turisti estivi.
Chiedo anche per la questione Ricevute e riesco a scoprire
solo che in altri comuni basta NON esporre prezzi e non c’è bisogno di fare
ricevute perché le caricature non sono oggetti fatti in serie, ma opere
dell’ingegno e dell’intelletto. Però ancora non sono convinta.
Un commercialista parente di Fabrizio ci consiglia di
contattare la Ragioneria del Comune. Faccio giri di chiamate infiniti (AIPA,
RAGIONERIA, UFFICIO MERCATI, TESORERIA) in cui ad ognuno cerco di spiegare la
mia situazione e NESSUNO che sa come rispondermi e al massimo mi chiedono “ma chi ti
ha detto di chiamare qui?” Ho persino chiamato l’Ufficio Mercati e un tipo
saccente mi fa “Non devi fare nessuna ricevuta…Ma se viene un vigile, mentre
stai facendo l’attività e ti chiede gli scontrini, poi te la vedi con lui!”
-___-
TE LA VEDI CON LUI?!? Ma che risposta è?!?
Ma non demordo e voglio ancora pensare che gli
incompetenti siano i singoli individui e che la struttura non sia marcia
dentro.
Attendendo quindi con ansia l’incontro con “i piani alti”
e mi preparo una bella cartellina per esporre la mia idea di “valorizzazione
delle attività che si possono fare a Pescara, fatte da una Pescarese, per
permettere ai turisti di vedere che queste attività culturali sono importanti
per la città che stanno visitando e BLA, BLA…” Vicesindaco con occhi appena
svegli a mezz’asta à
mi
dice: “Si, si,va bene, basta che non è per tanto tempo, come le creperie…e poi
attenta perché c’è pure l’IRONMAN e i Giochi del Mediterraneo, quindi in quei
giorni NON puoi starci!”
Gli dico anche dei due tizi che facevano caricature sul
Lungomare qualche anno prima, ma lui non li ricorda…
Ok, leggo comunque tutto come un “si” e fiduciosa, qualche
giorno dopo, torno all’ufficio dove il signor CAPOufficioSUOLOpubblico mi dà
una carta e mi dice di fare un’unica domanda con più posti dove vorrei
mettermi, così spendo solo 1 volta i soldi della richiesta (31€ di domanda +
16€ di marca da bollo /ma poi scopro che ce ne dovevano stare 2 di marche da
bollo quindi avrei dovuto spendere altri 16€) asserendo: “Tanto sono sempre io
che poi ti metto il timbro e firmo l’autorizzazione!”
Il tutto, una volta compilato, andava consegnato ad un
altro ufficio lì vicino che quel giorno era aperto fino alle 17.
Vado a fare il versamento alle poste e vado al tabacchino
per la marca da bollo.
Decido di fare un unico viaggio e di consegnare già le
carte a quel famoso ufficio.
Erano le 16.57.
La tipa (vecchia) dell’ufficio
stava fuori a fumare (e civettare) con altri due signori (più giovani), cerco
di entrare e mi fa “Che cerchi?”
IO: “Devo dare una carta”
Lei: “L’ufficio è chiuso”
IO: “Ma perché? Che ora è?”
Lei: “ So’ le cinGue!”
IO: “..e quindi? Vuol dire che devo tornare un altro
giorno?”
Lei: “…Vabbè…enDra…”
Consegno il tutto alla scazzatissima signora e vado via in
30 secondi.
Ora erano le 17!
Non restava che attendere la risposta del
CAPOufficioSUOLOpubblico.
È arrivata ieri. Raccomandata ricevuta e firmata da mia nonna. Una
carta scritta in cui si dice di andare a ritirare il
permesso e si parla di
“REGOLARIZZARE IL CANONE” di 169, 29€ oltre ad una marca da bollo mancante…
Aspè, aspè...Che vorrà dire REGOLARIZZARE IL CANONE? La mia mente ha un flash (per dirla alla Chuck) su una cosa letta su un .pdf scaricato il
mese prima in cui si parlava di tariffe, ma di cui nessuno mi aveva parlato, quando continuavo a chiedere: “Come si fa a fare l’artista di strada? In particolare
caricaturista?”
Stamattina sono andata quindi dal CAPOufficioSUOLOpubblico
e gli ho chiesto a che gioco stessimo giocando.
Lui mi fa: “Ma è scontato che devi pagare una tassa!”
IO: “Ma come SCONTATO? Perché non me l’ha detto? HA OMESSO
di dirmelo? Ha detto una bugia bianca, forse? Non si dicono più dagli 8 anni in
sù! Andiamo…!!!”
LUI: “Io te l’avrò detto di certo!”
IO: “Assolutamente NO, e io sono nu chiov’, come si
dice a Pescara! E se ne sarà accorto!
(= letteralmente UN CHIODO…una persona
pesante, pignola, che segna tutto) Ma le pare che se avevo ‘sti soldi, me ne
venivo a fare la domanda per fare un mestiere girovago? Se lo sapevo,
non facevo la domanda e mi attenevo solo al regolamento della Polizia
Municipale che all’art. 26 dice che per i mestieri girovaghi basta stare 60
minuti e non c’è bisogno di autorizzazioni! Io non ho più bisogno della sua
autorizzazione…che devo fare un’altra carta e devo pagare un’altra marca da
bolloooo??”
LUI: “Eh, si…m fai una comunicazione…”
IO: “Benissimo. Se la può tenere…anzi, le dirò di più: UNA
BELLA PUBBLICITà NEGATIVA SUL TURISMO A PESCARA NON VE LA TOGLIE NESSUNO!”
Così si è conclusa la mia battaglia per sfatare il mito
del cattivo governo…
SONO STATA SCONFITTA!
Sconfitta dal sistema!
Capisco molto bene Bud Spencer in Banana Joe, la situazione è ugualissima (e anche il nome Mateus è uguale a quello del signor CAPOufficioSUOLOpubblico di Pescara) :
Hanno ragione le persone che non vogliono avere fiducia nelle istituzioni e che dicono che il Comune di Pescara si merita le notizie al telegiornale sui vecchi che fanno 100 anni o sul record di baffi lunghi, sul numero di gradini del palazzo tal-dei-tali o di macchine che entrano in una via contromano e vanno a sbattere contro un albero facendo “cronaca”…
Io sono stata l’esempio di una giovane mente volenterosa che ha cercato di fare una cosa per la propria città, seguendo la legge e rispettando le regole, ma che si è trovata davanti a dei vecchi incompetenti e che danno informazioni a metà e NON trasparenti o che cercano di farti evadere le tasse e il fisco, lavandosene le mani, però, se chiedi loro un consiglio.
Tutti pensano al turismo che c’era negli anni 80 a Pescara.. Noi ragazzi di 30 anni sentiamo sempre di tedeschi e inglesi che venivano, ma che ora, ahimè, non vengono più e se ne vanno a Montesilvano perché là ci sono i grandi alberghi…
Posso dire che FANNO BENE.
Anzi, a dirla tutta, direi che anche io potrei decidere di informarmi bene e prestare la mia opera di servizio “girovago” presso altri comuni. Magari proprio a Montesilvano o Chieti con le quali la mia città sta sempre in competizione.
La questione non è "Non è giusto pagare!", ma "Dite chiaramente l'iter da seguire per fare richieste di questo genere!" Non c'è una regolamentazione perchè è un caso nuovo? Bene! Non fa niente! Ma mettetevi d'accordo e chiaritelo, lasciando in stand-by i poveretti che vorrebbero creare movimento in città! Perchè non è possibile che si vengano a scoprire le cose tramite sconosciuti del web, piuttosto che dagli alti funzionari interessati. Spero che almeno con questo post si possano smuovere un po' le acque, dato che NON otterrò nemmeno un rimborso per i soldi versati così per gioco alla Provincia!
Ora capisco perché la signora e il ragazzo che stavano sul Lungomare, non li conosceva nessuno…Magari NON avevano un permesso o magari le istituzioni DOVEVANO chiudere un occhio o non far vedere che qualcuno sfugge alle loro finte leggi.
Ora capisco perché la signora e il ragazzo che stavano sul Lungomare, non li conosceva nessuno…Magari NON avevano un permesso o magari le istituzioni DOVEVANO chiudere un occhio o non far vedere che qualcuno sfugge alle loro finte leggi.
Il risultato è certo: Burocrazioa 1- Chiara e cultura 0
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